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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 31 occorrenze

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dalle palle di Ben, di Esther e di El-Melah. "Cessate il fuoco!" comandò il marchese. "Se tornano dopo questa seconda lezione, li uccideremo tutti

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urla, che pare non abbiano più nulla di umano, li annuncia. Hanno già lasciata la moschea e stanno per cominciare la loro corsa sanguinosa attraverso le

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fellata dalla lunga barba bianca, la pelle color della crosta di pane, li aveva accolti con una gentilezza che stonava coi lineamenti duri e lo sguardo

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attraversare la seconda metà del deserto e di giungere a Tombuctu, l'opulenta Regina delle Sabbie. Una marcia di sette giorni li condusse, senza

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, sapremo chi è." Quando giunsero ai cavalli, lo caricarono sull'animale più docile e s'affrettarono a giungere al campo, dove Esther e Rocco li

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e li trucidarono barbaramente a colpi di pugnale." "E nemmeno quei disgraziati furono vendicati?" "I loro assassini scomparvero nell'immensità del

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d'aspetto poco rassicurante. Il marchese, Ben ed Esther, che non erano riusciti a chiudere occhio, li ricevettero nella saletta pianterrena che metteva sul

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deserto?" "I trafficanti." "I Tuareg non li inquietano?" "No, però li trattano come una razza inferiore ed i matrimoni colle loro figlie sono

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sapendo resistere, pose la tenda su un cammello, vi collocò la madre coi due fanciulli e li mandò innanzi, dicendo che li avrebbe presto raggiunti con Afza

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, onde accertarsi che i Tuareg non li avevano seguiti, tenendosi nascosti dietro alle dune. "Pare che abbiano rinunciato ad inseguirci," disse il

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timori?" Il marchese li trasse lontani dalla tenda del sahariano e li mise al corrente di quanto aveva appreso. "Il traditore è morto!" esclamò Rocco. "La

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gigantesco ostacolo. Già avevano percorso quasi tutti la distanza che li separava dal secondo rifugio, quando un grido di stupore sfuggì al moro. "Là! Là

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stavano distesi al suolo, pure ammantellati, altri quattro Tuareg, con a fianco certe lance dalle lame dentellate e molto lunghe. "Li hai finalmente

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rapida visita agli otri, tutti furono convinti che il moro non aveva affatto esagerato il tremendo pericolo che li minacciava. L'acqua si era evaporata

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udire una sola parola, data la distanza che li separava dal gruppo dei Tuareg. "La pace è conclusa, signore," disse il sahariano, con voce lieta. "Ho

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polvere che li avvolgeva tutti. Il marchese, che era l'ultimo, si voltava di frequente per vedere se i cavalieri che erano usciti dalla porta

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. Questi negri valgono ben poco e li arresteremo subito." L'incendio della foresta si era propagato con rapidità incredibile. I cespugli si torcevano e

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pare che la pentola del caffè sia piena. Perché non offriamo a quei messeri un buon sorso di Moka?" "Una fontana, signor marchese." "Li peleremo vivi

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onde li cacciasse in mare. "Nel 1750 invece comparvero nella Transilvania e così numerose che si dovette mandare un corpo di millecinquecento soldati per

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l'allarme per attirare su di noi l'attenzione di tutti i rivieraschi. Non udite i tamburi battere?" "Li odo perfettamente." "Anche a Koromeh odo rullare i

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stavano accendendo le pipe recate da un servo, quando furono avvertiti che la carovana era stata formata e che li attendeva ad un chilometro dalla

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Sartena, tornando ad impallidire. "Non li abbiamo veduti, signore." "Che siano stati sepolti dalle sabbie?" "Non erano con voi?" "Sì, ma poi non li ho

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corsa. "Si sono fermati," disse il marchese, dopo aver percorso tutto d'un fiato tre o quattro viuzze. "Non li odo più. Dove andiamo?" "Alla casa di

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." "Ancora lui;" "Ma è morto, ve l'assicuro!" Rocco si era curvato su quella massa e l'aveva voltata per guardarla bene. Era proprio il negro che li aveva

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tratto di deserto che li separava dalla Regina delle Sabbie. Deserto veramente non lo si poteva chiamare, perché quantunque il suolo fosse ancora

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rapidissimi? Ne occorrono tre pei prigionieri, perché appena noi li avremo liberati dovranno lasciare immediatamente Tombuctu e correre al Niger. Io manderò

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e aver constatato che i cammelli erano carichi di mercanzie, li lasciarono proseguire, credendoli in buona fede mercanti marocchini. Fu però per gli

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benedizione del sangue non rispose. "Li sorveglieremo," disse Ben Nartico, che aveva assistito al colloquio. "I miei bagagli sono stati caricati tutti

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le direzioni. Un sussurrio lievissimo, che pareva prodotto dallo scrosciare di qualche foglia secca, li arrestò nuovamente. Quel rumore si era fatto

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vostro fratello? ... e Rocco?" disse. "Non li avete veduti?" chiese Esther con inquietudine. "No! ... " esclamò il marchese, stupito di non aver pensato

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?" chiese Esther, stupita. "El-Melah. Ci aveva detto che il servo del marchese ci attendeva." "Ora comprendo," disse El-Haggar. "Quel miserabile li aveva

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